Credito di imposta su commissioni POS
Dal 1° luglio via al credito d’imposta del 30% sulle commissioni addebitate
L’art. 22 del DL 26.10.2019 n. 124, conv. L. 19.12.2019 n. 157, ha introdotto un credito d’imposta a favore degli esercenti attività d’impresa, arte o professioni, pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante:
· carte di credito, di debito o prepagate emesse da operatori finanziari soggetti all’obbligo di comunicazione di cui all’art. 7 co. 6 del DPR 605/73;
· altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili.
Il credito è riconosciuto a condizione che gli esercenti, nel corso dell’anno d’imposta precedente a quello di riferimento, abbiano conseguito ricavi e compensi per un importo non superiore a 400.000,00 euro.
Ai fini del credito d’imposta in esame, rilevano le commissioni addebitate agli esercenti in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali a partire dall’1.7.2020.
Ai fini della spettanza all’esercente del credito d’imposta in esame, gli operatori dei sistemi di pagamento elettronici tracciabili devono effettuare un’apposita comunicazione telematica mensile all’Agenzia delle Entrate, contenente un serie di dati che identifica le transizioni fatte dai possessori di P.Iva e dalle persone fisiche.
Gli operatori dei sistemi di pagamento elettronici (Nexi) devono trasmettere (PEC o Mail) o rendere disponibili nel portale on line banking entro il ventesimo giorno del mese successivo a ciascun periodo di riferimento l’elenco delle transazioni effettuate e le informazioni relative alle commissioni corrisposte.
Il credito d’imposta in esame è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24 (ai sensi dell’art. 17 del DLgs. 241/97), a decorrere dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa.
Il credito d’imposta Pos riconosciuto non concorre alla formazione del reddito e della produzione ai fini delle imposte.
Gli esercenti utilizzatori del credito d’imposta in esame sono tenuti a conservare, per 10 anni dall’anno in cui il credito d’imposta è stato utilizzato, la documentazione relativa alle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con strumenti elettronici di pagamento.
Cosa deve fare l’esercente
Per beneficiare del Credito di Imposta del 30%, l’Esercente (ditta e/o professinista) è tenuto a:
- scaricare il Documento di Riepilogo prodotto e messo a disposizione da Nexi sul portale commerce (http://commerce.nexi.it) relativamente alle transazioni effettuate con carte dei circuiti internazionali (Visa, Mastercard, UPI, JCB) e PagoBANCOMAT® per le quali è Prestatore del servizio di Pagamento.
O Se si hanno contratti di convenzionamenti attivi con altri prestatori di servizio (PSP) di accettazione pagamenti (es. American Express e Diners per le operazioni di pagamento con carte dei rispettivi Circuiti, etc), l’Esercente dovrà richiedere anche a loro la stessa documentazione di riepilogo.
Consegnare tutta la documentazione al proprio commercialista per avviare la richiesta del credito d’imposta del 30% sui pagamenti digitali.