Liti pendenti, online il servizio dell’Agenzia delle Entrate per la definizione agevolata

Liti pendenti, online il servizio dell’Agenzia delle Entrate per la definizione agevolata

Attivo il servizio online dell’Agenzia delle Entrate per la definizione agevolata delle liti pendenti, misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2023. Dal 15 marzo le domande dovranno essere presentate attraverso l’apposita procedura telematica ed entro la scadenza del 30 giugno prossimo. (*)

Il servizio online dell’Agenzia delle Entrate per fare domanda per la definizione agevolata è attivo.

Lo ha reso noto la stessa Amministrazione finanziaria con il comunicato stampa del 15 febbraio 2023.

Il canale diventa la via ordinaria per la presentazione delle richieste che rientrano nella misura prevista dalla Legge di Bilancio 2023.

La scadenza da tenere a mente è il 30 giugno prossimo. La domanda si perfeziona con il versamento dell’importo netto dovuto o della prima rata entro il termine indicato.

Liti pendenti, online il servizio dell’Agenzia delle Entrate per la definizione agevolata

Dal 15 marzo 2023 è attivo il servizio online dell’Agenzia delle Entrate per la domanda di definizione agevolata delle liti pendenti.

Lo fa sapere il comunicato stampa dell’Amministrazione finanziaria, pubblicato lo stesso giorno della messa a disposizione del servizio.

A partire da ieri, quindi, la nuova procedura telematica è la via ordinaria per la presentazione delle istanze relative alla misura prevista dalla Legge di Bilancio 2023.

In precedenza, a partire dal 1° febbraio scorso si poteva già inviare le istanze tramite posta elettronica certificata, PEC.

A stabilire le istruzioni da seguire è il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate numero 30294, che ha come oggetto le novità introdotte dall’articolo 1, commi da 186 a 202, della legge 29 dicembre 2022, n. 197.

Lo stesso provvedimento ha approvato anche il modello da trasmettere  all’Agenzia delle Entrate.

La scadenza dell’invio delle domande online con il servizio dell’Agenzia delle Entrate

In base a quanto previsto dall’ultima Manovra i contribuenti possono definire le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria che vedono l’Agenzia delle Entrate come parte in causa.

Sono interessate le liti pendenti al 1° gennaio 2023 in ogni stato e grado del giudizio. Sono quindi comprese anche quelle in Cassazione a seguito di rinvio.

Le domande possono essere inviate alternativamente:

  • dal contribuente;
  • tramite un soggetto incaricato.

Come anticipato, a partire da ieri 15 marzo dovrà essere utilizzata l’apposita procedura telematica.

La presentazione delle istanze dovrà avvenire entro la scadenza del 30 giugno 2023 e si dovrà presentare una richiesta di definizione agevolata per ciascuna controversia tributaria autonoma, ovvero relativa al singolo atto impugnato.

Oltre alla trasmissione telematica delle istanze i contribuenti dovranno provvedere al versamento delle somme nette dovute.

Il pagamento degli importi deve essere effettuato secondo le seguenti modalità:

  • deve essere versata l’intera somma entro il prossimo 30 giugno se è previsto il pagamento in un’unica soluzione;
  • deve essere versata la prima rata entro lo stesso termine del 30 giugno se il contribuente ha scelto la soluzione rateale.

Nel caso in cui l’importo non sia superiore a 1.000 euro non è permessa la possibilità di pagare a rate.

Nel caso in cui non ci siano importi da pagare, la definizione agevolata si perfeziona già con la sola presentazione dell’istanza.

(*) Informazione Fiscale

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