Concordaro Preventivo Biennale come gli Studi di settore: un unico software per conoscere i risultati

Concordaro Preventivo Biennale come gli Studi di settore: un unico software per conoscere i risultati

La proposta di adesione disponibile in tempo reale.(*)

Insieme alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministero dell’Economia e finanze con il quale è stata approvata la metodologia relativa al concordato preventivo biennale, nel tardo pomeriggio di sabato 15 giugno 2024 è stato reso disponibile il software “Il tuo ISA 2024 CPB” necessario per l’elaborazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale, il calcolo della proposta e la trasmissione telematica dell’accettazione della proposta di Concordato preventivo biennale (CPB), da effettuarsi in allegato al modello Redditi 2024 (vedi anche “Partite IVA, concordato preventivo biennale dal 2024: come funziona e vantaggi“)

Per ISA e Concordato preventivo biennale tutto verrà elaborato, in via automatica, con un unico software integrato con la dichiarazione dei redditi. Non ci sarà alcuna reale interazione fra contribuente e Amministrazione finanziaria. La proposta di concordato sarà il risultato di una elaborazione informatica, l’output rilasciato in tempo reale dal software dopo l’inserimento dei dati necessari. Un automatismo che ricorda meccanismi del passato.

Il Concordato preventivo biennale, infatti, assomiglia sempre di più agli Studi di settore, benché con tempi e, soprattutto, logiche diverse. Con gli studi di settore il contribuente, già in fase dichiarativa, poteva verificare il proprio posizionamento rispetto alle aspettative dell’Amministrazione finanziaria, in termini di congruità dei ricavi dichiarati e coerenza dei propri valori. Oggi, come ieri, il software “Il tuo Isa 2024 CPB” consente al contribuente di raggiungere il medesimo risultato e di conoscere, sempre in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi, qual è il livello di reddito ritenuto accettabile dall’Amministrazione finanziaria, corrispondente alla proposta di adesione, tale da giustificare il riconoscimento integrale del regime premiale ISA e lo scudo, previsto dall’articolo 34 del Decreto Legislativo n. 13 del 2024, contro gli accertamenti di cui all’articolo 39 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973.

Le assonanze continuano anche sotto il profilo dei controlli. Con gli studi di settore il mancato adeguamento ai valori ritenuti congrui e coerenti costituiva l’innesco, quasi certo, dell’attività di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria. In una determinata fase, poi superata dalla giurisprudenza di legittimità, gli Studi di settore costituivano perfino la prova dell’infedeltà stessa del contribuente. Con il Concordato preventivo biennale la mancata adesione, benché non determini nell’immediato malefici tangibili e la proposta non possa essere utilizzata direttamente dall’Amministrazione finanziaria ai fini dell’accertamento, alla stregua dei valori di congruità e coerenza desumibili dagli Studi di settore, potrebbe esporre il contribuente a maggiori controlli.

L’articolo 34 del Decreto Legislativo n. 13 del 2024, se da un lato solleva il contribuente dall’esito negativo dei rilievi che incidono per meno del 30 per cento dei ricavi dichiarati, dispone altresì che l’Agenzia delle entrate e il Corpo della Guardia di finanza programmano l’impiego di maggiore capacità operativa per intensificare l’attività di controllo proprio nei confronti dei soggetti che non aderiscono al concordato preventivo biennale o ne decadono. In fondo, anche il Concordato preventivo biennale assume una funzione repressiva

(*) Fonte Fiscal Focus

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