Manovra 2023: le misure per le imprese
Le principali novità: nuova Sabatini rifinanziata, proroga del termine per effettuare gli investimenti in beni materiali 4.0 e dell’operatività fino al 31/12/2023 fondo Pmi.(*)
Nuove risorse pari a 150 milioni di euro per la nuova Sabatini. Sale a 18 mesi il termine per realizzare gli investimenti. E non solo. Proroga di 3 mesi (dal 30 giugno 2023 al 30 settembre 2023) del termine per effettuare gli investimenti in beni materiali 4.0 prenotati entro il 31 dicembre 2022 per poter beneficiare delle maggiori aliquote agevolative previste per il 2022. Conferma fino al 31 dicembre 2023 dell’operatività transitoria e speciale del Fondo di garanzia Pmi. Proroga per tutto il 2023 dei crediti imposta: quotazione Pmi; per investimenti destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno; per investimenti nelle ZES (Zone economiche speciali); per investimenti in ricerca e sviluppo in favore delle imprese operanti nelle regioni del Mezzogiorno .
Questo è quanto mergere dalla lettura dell’ultima bozza del Ddl Bilancio 2023 approvata dalla Camera con 197 sì e 129 no, lo scorso 24 dicembre 2023. Il testo passa ora al Senato per il via libera definitivo atteso entro la fine dell’anno.
Sostegno agli investimenti produttivi delle Pmi – Incremento di 30 milioni di euro per il 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 le risorse stanziate dall’articolo 2 del decreto legge n. 69 del 2013 per il riconoscimento di finanziamenti e contributi a tasso agevolato a favore delle micro, piccole e medie imprese che investono in macchinari, impianti, beni strumentali e attrezzature (cosiddetta “Nuova Sabatini”). Inoltre, viene prorogato di sei mesi il termine, di norma di dodici mesi, per l’ultimazione degli investimenti per le iniziative con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023.
Rifinanziamento dei contratti di sviluppo – Rifinanzia lo strumento agevolativo dei contratti di sviluppo per:
- 160 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2027 e 240 milioni per ciascuno degli anni dal 2028 al 2037 destinando le risorse ai programmi di sviluppo industriale, compresi i programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, e ai programmi di sviluppo per la tutela ambientale;
- 40 milioni per ciascuno degli anni dal 2023 al 2027 e 60 milioni per ciascuno degli anni dal 2028 al 2037 per i programmi di sviluppo di attività turistiche.
Proroga dell’operatività transitoria e speciale del Fondo di garanzia per le Pmi – Conferma fino al 31 dicembre 2023 dell’operatività transitoria e speciale del fondo di garanzia Pmi per il periodo post pandemico (in termini di importi massimi garantiti e di percentuali di copertura), sia il termine temporale di applicazione del sostegno speciale e temporaneo nell’ambito della crisi ucraina. Rifinanziato il fondo con una dote da 800 milioni di euro per l’anno 2023.
Fondo per la crescita sostenibile – Incrementata la dotazione del fondo per la crescita sostenibile di 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni di euro a decorrere dal 2024.
Misure a favore delle imprese dell’autotrasporto – Autorizzata la spesa di 200 milioni di euro per il 2023, quale contributo per l’aumento del costo del carburante, in favore delle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, che utilizzino veicoli di categoria euro 5 o superiore per attività di autotrasporto merci.
Nuova dote alle imprese creative – Rifinanziamento nella misura di 3 milioni di euro per il 2023 e 5 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024 del Fondo per le piccole e medie imprese creative istituito dalla Legge n. 178/2020.
Proroghe in tema di occupazione di suolo pubblico per il settore della ristorazione – Proroga fino al 30 giugno 2023, la possibilità per gli esercizi pubblici titolari di concessioni o di autorizzazioni all’uso del suolo pubblico di disporre temporaneamente, senza necessità di autorizzazione ai sensi del Dlgs. n. 42/2004, strutture amovibili in aree di interesse culturale o paesaggistico.
Proroga crediti d’imposta – Di seguito una panoramica dei credito d’imposta prorogati per tutto il 2023:
Credito d’imposta per l’acquisto di materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata –Riproposto, per gli anni 2023 e 2024, il credito d’imposta, nella misura del 36 per cento delle spese sostenute ed entro il limite di 20.000 euro per ciascun beneficiario, per l’acquisto di materiali riciclati precedentemente introdotto dalla legge di bilancio 2019 (commi 685, 686 e 687).
Proroga del credito d’imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle Pmi – Proroga al 31 dicembre 2023 il credito d’imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle Pmi istituito dalla legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio 2018) e al contempo ne aumenta l’importo massimo da 200.000 euro a 500.000 euro.
Proroga del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi – Prorogato al 30 settembre 2023 il regime del credito d’imposta previsto dalla legge di bilancio 2021 a favore delle imprese che abbiano effettuato investimenti in beni strumentali nuovi, a condizione che il relativo ordine risulti accettato dal venditore entro il 31 dicembre 2022 e che entro tale data sia stato effettuato il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
Proroga credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno – Proroga dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 per il credito di imposta per investimenti (acquisto di beni strumentali nuovi, quali macchinari, impianti e attrezzature varie) destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno.
Proroga credito di imposta nelle ZES (Zone economiche speciali) – Proroga dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 il credito di imposta per investimenti nelle ZES.
Proroga del credito d’imposta potenziato per le attività di ricerca e sviluppo nelle aree del Mezzogiorno– Esteso all’esercizio 2023 il credito di imposta per investimenti in ricerca e sviluppo in favore delle imprese operanti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
– del credito di imposta per le spese documentate relative all’installazione e messa in funzione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari presenti nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia, nel limite massimo di un milione di euro per l’anno 2024.
Credito d’imposta per impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari di alcune regioni del Mezzogiorno – Prorogata al 31 dicembre 2023 il credito di imposta per le spese documentate relative all’installazione e messa in funzione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari presenti nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia nel limite massimo di un milione ora esteso anche all’annualità 2024.
(*) Fonte Fiscal Focus