Bonus Natale 2024. Come ottenere 100€ sulla 13°: anche i part time 

Bonus Natale 2024. Come ottenere 100€ sulla 13°: anche i part time 

Il bonus Natale previsto dalla legge di conversione del DL Omnibus spetta a particolari tipi di famiglie: a chi spetta e come si richiede? Le istruzioni da seguire (*)

Il bonus in arrivo a Natale insieme alla tredicesima è stato messo in campo dalla legge di conversione del DL Omnibus: nelle buste paga di alcuni lavoratori e alcune lavoratrici dipendenti con almeno un figlio o una figlia a carico arriverà un contributo di 100 euro.

Non si tratta di un aiuto a pioggia, ma di un sostegno che arriva a famiglie con particolari requisiti: l’Agenzia delle Entrate con la circolare numero 19 del 2024 ha chiarito più nel dettaglio a chi spetta e come si richiede.

Annunciato a fine aprile, con il DL di revisione di IRPEF e IRES che è rimasto in stand by, sarebbe dovuto arrivate a inizio 2025 per questioni legate alle risorse da mettere in campo.

Bonus 100 euro a Natale: a chi spetta? I requisiti

Conservando l’impianto previsto da principio, saranno diverse le condizioni da rispettare.

L’aiuto sarà destinato a coloro che hanno un reddito complessivo non superiore a 28.0000 euro e che rispettano i seguenti requisiti:

  • avere un coniuge non separato e almeno un figlio o una figlia, entrambi a carico, oppure almeno un figlio esclusivamente a carico senza essere sposati o essendo separati;
  • avere capienza fiscale, ovvero il valore dell’imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente (con esclusione di pensioni e di assegni a esse equiparati), percepiti dal lavoratore, superiore a quello delle detrazioni spettanti.

Bonus 100 euro a Natale, possono richiederlo anche le coppie conviventi?

In estrema sintesi, il bonus Natale di 100 euro spetterà alle famiglie monoreddito con entrate fino a 28.000 euro e con almeno un figlio o una figlia a carico.

Ma sulle famiglie destinatarie del contributo ha fatto chiarezza la circolare numero 19 del 2024, sciogliendo anche alcuni nodi che riguardano la separazione o la convivenza.

La platea di famiglie beneficiarie si può dividere in due macrocategorie:

  • nuclei familiari composti da due coniugi, in cui uno è fiscalmente a carico dell’altro, con almeno una figlia o un figlio a carico (anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato);
  • nuclei monogenitoriali, in cui l’altro genitore è assente (per decesso, mancato riconoscimento, adozione in via esclusiva).

In caso di convivenza si ha diritto al bonus Natale in assenza dell’altro genitore. In altre parole non si ha il diritto al Bonus Natale se i due conviventi sono entrambi i genitori del figlio. Oppure se uno dei due genitori convive con un nuovo partner ma è separato o divorziato dall’altro.

Bonus 100 euro a Natale: come richiederlo?

Più lineari appaiono le modalità di erogazione: il bonus Natale arriverà direttamente in busta paga, insieme alla tredicesima, ma non sarà corrisposto in maniera automatica.

Dovrà essere il lavoratore o la lavoratrice a richiederlo al datore di lavoro, attestando di essere in possesso dei requisiti e comunicando il codice fiscale del coniuge e dei figli o delle figlie.

Secondo un meccanismo già utilizzato in altre occasioni, saranno i datori di lavoro, quindi, ad anticipare il bonus Natale ai dipendenti per poi recuperarlo in compensazione a partire dal giorno successivo all’erogazione in busta paga.

In ogni caso nella dichiarazione dei redditi si tireranno le somme e l’indennità sarà corrisposta anche a chi non l’avrà ricevuta dal suo datore di lavoro, pur avendone diritto.

In attesa che l’Agenzia delle Entrate pubblichi il modello di richiesta bonus natale, qui, ne alleghiamo uno come esempio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

× Come posso aiutarla?